BREATHWORK

“Ti ricordi di respirare? Te ne ricordi solo quando c’è qualche problema: hai un raffreddore, hai difficoltà a respirare o altro; altrimenti, chi si ricorda di respirare?”
OSHO, A Sudden Clash of Thunder

I CORSI E TRAINING DI OSHO MIASTO SUL RESPIRO SONO UN PRIMO PASSO PER PORTARE GIOIA, TOTALITA’ E CONSAPEVOLEZZA NELLA TUA VITA QUOTIDIANA E NELLE TUE RELAZIONI.

Quando impari di nuovo a respirare profondamente, ti si apre un mondo di possibilità.

Il Respiro è una pratica esperienziale attiva che utilizza esercizi di consapevolezza per migliorare il tuo benessere fisico, mentale e spirituale.

Esistono molte e differenti tecniche di respiro che vengono praticate in varie tradizioni spirituali.

Il Respiro è infatti una componente fondamentale nella meditazione.

Durante la pratica meditativa, il respiro può essere usato per essere “presente al momento presente”.

Osservando l’atto del respiro, osservi il respiro che entra e il respiro che esce dal corpo, senza cercare di controllarlo o modificarlo.

Utilizziamo il respiro come strumento per sviluppare la consapevolezza di sé, del proprio stato mentale ed emotivo.

Mentre osservi il tuo respiro, puoi diventare consapevole dei pensieri, delle emozioni e delle sensazioni che emergono nella tua mente e nel tuo corpo, senza giudizio o reazione.

Respirare profondamente e lentamente favorisce il rilassamento del corpo e della mente.

In alcuni tipi di meditazione, come la meditazione Mindfulness o la Vipassana, la consapevolezza del respiro è utilizzata per approfondire la pratica, sviluppando una comprensione più profonda della natura impermanente di tutte le esperienze.

Nella pratica meditativa, l’osservazione del respiro aiuta a stabilizzare la mente, sviluppa consapevolezza e promuove un benessere generale diffuso.

Integrare il respiro consapevole nella tua pratica meditativa quotidiana può aiutarti a calmare il turbinio delle emozioni, a raggiungere una maggiore chiarezza mentale, a sviluppare una connessione spirituale con te stesso.

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    IL RESPIRO È UN PONTE

    “La prima cosa è che la respirazione può essere presa in due modi perché è un ponte.
    Una parte di essa è unita a te, un’altra parte è unita all’esistenza. Quindi può essere intesa in due modi. Puoi prenderla come un atto volontario. Se vuoi inspirare profondamente, puoi inspirare profondamente; se vuoi espirare profondamente, puoi espirare profondamente. Puoi fare qualcosa al riguardo. Una parte è unita a te.
    Ma se non fai nulla, anche allora il respiro continua. Non c’è bisogno che tu faccia nulla e continua. È anche un atto non volontario.

    L’altra parte è unita all’esistenza stessa. Puoi pensarla come se stessi assorbendo, come se stessi respirando, oppure puoi pensare esattamente nel modo opposto: che sia il respiro a respirare te. E bisogna capire l’altro modo, perché ti porterà a un rilassamento profondo. Non è che tu respiri, è l’esistenza a respirare te. È un cambiamento di gestalt e avviene da solo. Se continui a rilassarti, ad accettare tutto, a rilassarti in te stesso, poco a poco, all’improvviso, diventerai consapevole che non sei tu a compiere i respiri: vanno e vengono da soli. E con tanta grazia. Con tanta dignità. Con un tale ritmo. Con un ritmo così armonioso. Chi lo sta facendo? L’esistenza ti respira. Entra in te, esce da te. Ogni momento ti rinnova, ogni momento ti rende vivo ancora e ancora e ancora.
    All’improvviso vedi il respiro come un avvenimento… ed è allo stesso modo che dovrebbe crescere la meditazione.”

    OSHO, Ancient Music in the Pines

    IL RESPIRO È UNITA’

    “Tu e il tuo respiro non siete due cose: tu sei il respiro, il respiro sei tu. Tu respiri e il respiro ti respira: sono inseparabili.”

    OSHO, Come Follow To You

    “Sto respirando. Il respiro dentro di me sono io, ma solo un attimo prima poteva essere il tuo respiro. Sarà perché respiriamo un’atmosfera comune. Respiriamo tutti l’uno nell’altro; apparteniamo gli uni agli altri. Tu stai respirando in me, io respiro in te.

    E non è così solo con la respirazione, è esattamente così con la vita. Hai notato? Con certe persone ti senti molto vivo, arrivano proprio pieni di energia. E succede qualcosa in te, una risposta, e anche tu diventi frizzante. E poi ci sono le persone… basta la loro faccia e hai la sensazione che ti butterai giù. La loro sola presenza è già sufficientemente velenosa. Ti scaricano dentro qualcosa di velenoso. E quando ti avvicini a una persona e diventi radioso e felice e all’improvviso qualcosa inizia a pulsare nel tuo cuore, e il tuo cuore batte più velocemente, quest’uomo deve averti trasmesso qualcosa.” 

    OSHO, Dang Dang Doko Dang

    IL RESPIRO È RILASSAMENTO

    “Un respiro profondo, rilassato e consapevole ti dà un silenzio e un rilassamento così straordinari che, a poco a poco, semplicemente ti fondi, ti sciogli, scompari. Non sei più un’isola separata, inizi a vibrare con il tutto. Allora non sei una nota separata ma parte di tutta questa sinfonia.”

    OSHO, Ancient Music in the Pines

    IL RESPIRO È AVERE FIDUCIA

    “Ad esempio, respiri. Inspiri; poi espiri, lasci uscire. Hai paura di espirare, perché chissà, un altro respiro potrebbe non tornare? Ti fidi. Hai fiducia che tornerà. Naturalmente, non c’è un vero e proprio motivo di fidarsi, qual è il motivo? Perché dovrebbe tornare? Al massimo puoi dire che sino a quel momento è andata così, ma non è una garanzia. Potrebbe non accadere in futuro.

    Se hai paura di espirare perché potresti non inspirare di nuovo, allora tratterrai il respiro. Ecco qual è la convinzione: aggrapparsi, trattenere. Ma se trattieni il respiro, il tuo viso diventerà viola e ti sentirai soffocare. E se continui a farlo, morirai.

    Tutte le convinzioni soffocano, non ti aiutano ad essere veramente vivo e addormentano il tuo essere.

    Se espiri, hai fiducia nella vita. La parola buddista “nirvana” significa semplicemente espirare, espirando sei fiducioso..”

    OSHO, Ancient Music in the Pines

    IL RESPIRO È VITA, MORTE… ANCORA VITA

    “Nel momento in cui inspiri e nel momento in cui espiri, accadono entrambe le cose. Inspirando, c’è la vita; espirando, c’è la morte. Ecco perché quando nasce un bambino la prima cosa che fa è inspirare, poi inizia la vita. 

    E quando un vecchio sta morendo, l’ultima cosa che fa è espirare e la vita se ne va. Espirare è la morte, inspirare è la vita: sono come due ruote di un carro. Vivi inspirando tanto quanto vivi espirando. L’espirazione è parte dell’inspirazione. Non puoi inspirare se smetti di espirare. Non puoi vivere se smetti di morire.”

    OSHO, The Art Of Dying